COME È NATA CAIVE
Siamo Vincenzo e Luigi, due sommelier, colleghi diventati amici, che nel 2017 hanno deciso di aprire un ristorante a Bari.
La nostra passione per il vino ci ha sempre spinto a voler offrire ai clienti un’esperienza impeccabile, ma ben presto ci siamo scontrati con un problema molto comune: la gestione della carta vini e della cantina dei nostri ristoranti.
Chi lavora in sala lo sa bene: capita spesso che un cliente ordini un vino e scopra che non è disponibile. È un momento imbarazzante. Ma a noi è capitato di peggio. Circa un anno fa, un cliente al tavolo ci ordina una bottiglia che purtroppo non era in giacenza. Ne sceglie un’altra, stessa storia. E un’altra ancora, idem. A quel punto perde letteralmente la pazienza e decide di andarsene. Eravamo mortificati.
Quell’episodio ci ha fatto capire che dovevamo trovare una soluzione. Non potevamo lasciare che un dettaglio come una carta vini disallineata e un inventario di cantina non aggiornato rovinasse l’esperienza dei nostri ospiti. Così è nata l’idea di Caive: il gestionale intelligente del magazzino vini con una carta vini digitale, sempre aggiornata, che permette a ristoratori, enotecari, maitre e personale di servizio di mostrare ai clienti in tempo reale solo i vini effettivamente disponibili.
Ma ovviamente non ci siamo fermati lì: ci siamo fatti prendere la mano e abbiamo deciso di integrare anche un Sommelier virtuale, che grazie ad un complesso algoritmo di intelligenza artificiale è capace di consigliare i vini e gli abbinamenti cibo-vino migliori, risolvendo così anche il problema della carenza di personale esperto in sala.
Oggi Caive non è solo una soluzione tecnologica, ma il nostro modo di valorizzare la cultura del vino e dell’ospitalità, aiutando i ristoratori a offrire un servizio impeccabile e memorabile ai loro clienti.
Il nostro motto?
“Da ristoratore a ristoratore”